Prego,
come un’amante che aspetta
dal fronte il rientro
del suo diletto Re.
Vado all’incontro,
nelle riposte, a corte,
nei dirupi, nelle radure dove ho trovato
il naturale amore.
La cerco invano,
nei giorni comandati di ripasso,
negli occhi il paesaggio e l’arte e,
nella mente mi rimane il cruccio.
Il mio sconforto,
commuove e scuote
un amico pettirosso,
mi guarda, s’avvicina e mi confessa
che la guerra di Crimea
ha fatto scempio di Regine.
Ed io…come un amante prego,
m’abbraccio forte, forte a Fido e
in uno splendido sorriso,
gli nascondo tutto.
Umberto Clausi