La faccia adagiata sulla rena in penombra e,
dal capo sudori salmastri stillanti.
Sento lo scroscio dell’onda battente e,
nella risacca, il profumo dell’alga.
Nel sonno,
l’alta marea accarezza i miei piedi,
poi cala la sera, si alza la luna e il sonno mi porta
lontano lontano,
come un veliero che sfida
venti e correnti per attraccare alla bitta dei sogni.
‘E mi ritrovo ormeggiato
a ridosso dei monti tra fazzoletti di stoppie e,
ancora più in alto, ruscelli scroscianti,
felci e roveti, aghi di pino e quel profumo composto
che dà motivo alla mia storia d’amore.
La faccia adagiata sull’arazzo fogliòso
dove l’acqua impantana e trasuda fragranze che
il sole riesce a fiutare tra i rami soltanto.
Ho transumato di notte,
dal mare ai monti sotto le stelle come un brigante,
lungo il sentiero che apre alla caccia
che batto da anni
….da quando ero fanciullo.
Umberto Clausi