Compositi,
grey e fox- hound inviati
da sua maestà la Regina.
Drahthaar e Kurzar fatti giungere dalla cancelliera in persona,
bracchi di Spagna e sangria portavoce di Zapatero,
petit -bleu de Gascogne e champagne offerti da Sarkozy,
una muta di segugi italiani delegati dal presidente;
confluivano alla capanna per rinfrancare col fiato il bambino Gesù.
Cinghiali, volpi e tassi piantonavano la capanna, cani da slitta muovevano
sotto stormi di storni rifulgenti nel cielo tra fiocchi di neve.
Un branco di starnazzanti germani trainava la stella più bella.
Cacciatori, mezzadri, coloni e possidenti
dentro un presepe in preghiera e,
dalla taverna di BigHunter
reporters e inviati speciali
plaudivano l’amore e la comprensione dell’uomo che,
ha dimostrato si sapere abbracciare
culture diverse ed assimilare anche il linguaggio
di chi non sa nemmeno parlare.
Buon Natale
Umberto Clausi