Stesso cliché stesso rituale,
il bosco ottempera puntuale
ricorrenze e cicli naturali.
Dal mirto sfrattano con rammarico
i turdidi ospitai tutta la stagione,
il pero bucolico germoglia
catturando i raggi del tiepido sole.
Le tamerici arrossate dall’inverno andato
godono l’acqua sottratta, impantanata.
Tra sentieri battuti da orme di vacche,
escrementi dissolti ripagate alla terra,
tra rovi avvizziti,
foglie senza ali annidati nell’humus,
tra e fra il tuo regno ti celi,
ti prepari con cura all’amore
ed al grande viaggio diventando mistero.
Umberto Clausi