Emigrano
esuli sui natanti
tra le onde nella brezza che
rinsacca i sogni.
Spogliandosi dal corpo
emigrano dal burka gli occhi,
corrono tra il sangue,
bramando il fascino del vermiglio.
In migrazione,
gli uccelli tra le ali a squarcia gola
cantano alla primavera l’inno dell’amore vero.
Fuggiaschi ovunque, profughi e raminghi a stormi,
emigrano con un biglietto di solo andata
senza la garanzia del ritorno.
Umberto Clausi