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RaccontiIl canto di amore e morte dell'urugallo giovedì 7 maggio 2009 | | Eustachio al volante con a fianco Franco Ceroni enciclopedico scrittore che si ammanta dello pseudonimo di “Cedrone”, passato il confine a Tarvisio, è euforico per l’invito alla caccia al canto dell’urogallo. Cacciatore neofita pensa che il suo sogno si avveri nella realtà. Dopo Klaghenfurt nella Stiria via veloci verso la Carinzia ave il Ceroni è atteso dal conte di Thun...
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| Brodo d’incoscienza (Umberto Clausi) lunedì 27 aprile 2009 | | Quand’ero permessato dall’istinto, negli anfibi e nella giacca di mio nonno, m’ imbracavo d’ebbrezza.
Fucile ripiegato dentro un sacco ed un’amico complice per le male fatte. A piedi per la via, un tozzo di pane in mano e nel dirupo sotto casa mia cacciavo la spensieratezza: passeri,merli, ,corvi e gazze ; a dir la verità non tanto ladre. ‘E quando il nonno di posta...
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| Ti aspetto al balzello lunedì 20 aprile 2009 | | - "Telefonoooooooooooooo". Caspita sono qui per andare a fare un giretto per i boschi e mia figlia mi deve urlare: telefonooooooooo. "Chi è?" "Dalla Spagna Don Angel Peralta Pineta". Non mi risulta ci siano corride importanti in questo periodo. "Passamelo". " Hola Don Antonio aqui tenemos en mi finca un marrano que ninguno consigue de matar, usted puede llegar en my casa por dos o tre dias a ver lo que pasa"...
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| Il ricordo martedì 14 aprile 2009 | | Da diversi anni, ormai, ho appeso il fucile al chiodo: l’ultima licenza di caccia risale al 28 Luglio 1999,cioè, otto anni addietro. Tanti motivi mi hanno indotto a smettere l’attività venatoria. Il motivo principale è stato l’istituzione del Parco Nazionale dell’Aspromonte, che mi ha precluso la possibilità di frequentare quei posti di caccia, che avevano allietato la mia vita di segugista...
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| Il Profumo dell’aratro lunedì 6 aprile 2009 | | Era lì che guardava incredulo, dal sommo della collina tra il bosco di sughere e le macchie scure del lentischio, non sembravano passati tanti anni ma solo un attimo e con la mente ritornava al passato. Quella mattina Barore si era alzato presto, come sempre, la pioggia era cessata da alcuni giorni e la terra era grassa e pronta per essere arata, ma in quel momento lo sguardo si era perso nel fondo della valle, ad inseguire un merlo che chioccolando rientrava nel fitto di un costone boscoso...
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| Attento attento (in versi) martedì 31 marzo 2009 | | Nella contentezza… scippavo dall’attaccapanni il primo cappello che mi veniva a tiro. Le guance erompevano rossore, e…come un cagnolino da riporto dietro il mio idolo sognavo. Sul fianco il tascapane ed attaccata al collo una fionda che mi faceva sentire come il Re Leone...
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