Il provvedimento passato alla camera sulla vivisezione secondo la radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, Presidente dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e segretario della Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati, è tutt'altro che un passo avanti.
In un lungo articolo la deputata mette in guardia sull'esistenza di un fronte fondamentalista verde, che sta manifestando sempre più insistentemente e pericolosamente i suoi effetti anche in Europa. Il 18 ottobre, per esempio, la Corte di Giustizia Europea ha emesso una sentenza – emanata grazie ad un ricorso di Greenpeace - che stabilisce il divieto di poter brevettare medicinali ricavate da cellule staminali. Le conseguenze saranno enormi: non potendo più brevettare i risultati delle ricerche – sottolinea la Farina Coscioni – non vi sarà più interesse a finanziare le ricerche, che rischiano ora un blocco e una paralisi. Almeno da noi. Non faranno altro che spostarsi in quei paesi dove questi ostacoli non esistono “ Paesi come Cina, Brasile, Corea del Sud, India, Singapore, Stati Uniti, diventeranno i leader di questa ricerca; e l’Europa, ancora una volta starà ai margini, a guardare”.
Il testo antivivisezione scritto dalla Brambilla con la collaborazione di quasi tutte le associazioni animaliste (le stesse che i radicali appoggiano in altri ambiti) ignora il fatto che il ricorso a modelli animali ha consentito finora alla scienza di raggiungere quei risultati straordinari nella cura di molte patologie. In attesa di appurare l'esistenza di una coscienza animale, come sostengono Brambilla e Veronesi, “sarebbe forse il caso di iniziare – sottolinea Farina Coscioni - applicando seriamente la carta dei diritti dell'uomo, visto che i membri di quella specie sono sicuramente coscienti. Altrimenti si rischia di apparire solo un po' degli snob”.