Riceviamo e pubblichiamo:
Chi ricorda i cacciatori di una volta? Quelli per i quali il cane doveva essere un aiutante da tutta caccia, buono per la primavera e per l’inverno, in padule o in montagna, fra le stoppie o i rovi? Questa è solo l’immagine (forse anche un po’ troppo retorica) di un passato che ormai non torna più.
Oggi il cinofilo è soprattutto un grande esperto oltre che un grande innamorato dei cani. È il raffinato cultore di un’arte tanto difficile quanto emozionante. Questa verità è stata ancora una volta ribadita dalle prove finali di un Campionato Italiano che non è riservato ai superprofessionisti che fanno della cinofilia un piacevole e redditizio mestiere, ma che vede scendere in campo gli “Amatori”, quelli che, appesa la doppietta al chiodo (o che la doppietta non l’hanno mai usata, come i ragazzi e tante donne), cominciano ad assaporare il gusto forte della gara sportiva.
Questo Campionato, giunto ormai alla sua 9^ edizione, si è svolto il 5 e 6 maggio, sugli ottimi terreni di Torre Baccelli, una località nel comune di Fara in Sabina, egregiamente condotti da Umberto Fronzetti che, tra l’altro, ha ospitato ed ospiterà ancora, fra pochi giorni, il Campionato Italiano di Tiro a palla, un’altra importante competizione nazionale delle discipline Fidasc.
Sotto la direzione del delegato federale Lello Buco i finalisti – provenienti da Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche e Umbria – si sono affrontati sui terreni collinari della Sabina con una buona presenza di selvaggina, soprattutto starne, che hanno messo a dura prova i migliori conduttori e ausiliari qualificati che hanno sfiorato la mitica quota di 100 concorrenti. Nella giornata di sabato si sono confrontati i conduttori del “Continentali” (due batterie) e quelli dei “Cani da cerca”.
La prima batteria dei continentali, assegnata al giudizio di Giovanni Panico, è stata vinta da Alberto Adelchi con Sveva, 1° Ecc, una epagneul breton di buon tipo, ottima espressione su ferma e dotata di un buon movimento. Alle sue spalle si è posizionato l’equipaggio formato da Mauro Malizia con Brina (K), 2°Ecc e al terzo posto Mario Gasperoni con Amor (EB), 3°Ecc. La seconda batteria, giudicata da Ivo Pulcinelli, è stata regolata da Sandro De Santis con Dero 1° Ecc, un Breton rivelatosi un soggetto dotato di un galoppo in piacevole stile di razza e di una ferma in buona espressione; al secondo posto si è piazzato Donato Fiorucci con Zac, 2° Ecc. e ancora De Santis con Mur 3° Ecc, tutti e due EB. Al barrage fra i primi di batteria il titolo di Campione italiano è andato al bresciano Alberto Adelchi con Sveva (EB) mentre De Santis con Dero si è dovuto accontentare dell’argento. Sul terzo gradino del podio è salito Mauro Malizia con Brina.
La batteria degli 8 conduttori di cani da cerca è stata giudicata da Alberto Dandolo ed è stata vinta da Roberto Pirelli con Dado (Springer) 1° Ecc, seguito da Marco Frasi con il cocker Ikki (2° mb) mentre il bronzo è andato al collo di Roberto Colacicchi con la springer Luna, (3° mb).
La giornata di domenica ha visto scendere in campo due batterie di “Inglesi”. La prima, giudicata da Giovanni Panico ha visto prevalere Antonio Palazzo con Boris (S) 1° Ecc., secondo classificato Stefano Grandi con Clai (S) 2° Ecc., terzo Ezio Bordoni con Darwin (S) 3°Ecc.
Nella seconda batteria, affidata al giudizio di Ivo Pulcinelli, si è imposto Mileno Rinaldi dell’Emilia Romagna con Fly (S) 1° Ecc., secondo Maurizio Gabelli con Dem (S) 2° Ecc.; terzo ancora Rinaldi con Falco del Zagnis (S) 3° Ecc. Dopo il barrage il Titolo di Campione Italiano è andato a Mileno Rinaldi con Fly, l’argento se lo è aggiudicato Palazzo con Boris e il bronzo Gabelli con Dem.
A margine del Campionato si è svolto anche il 5° Trofeo Lazio riservato alle Lady, che ha visto impegnati i giudici Pulcinelli, Panico e Bordoni. L’ambito trofeo è andato a Monica Derrico con Lord (S) 1° eccellente; seconda piazza per Alissa De Santis con Dero (EB) 2° molto buono; terza posizione per Angela Ferracci con RadentisVolo (S) 3° molto buono.
Presenti alla manifestazione il presidente Felice Buglione e il vice presidente vicario Domenico Coradeschi, a testimoniare la grande importanza che la Fidasc attribuisce a questa gara che, dopo qualche edizione in sordina, sembra aver imboccato la strada dell’autorevolezza e del successo.
L’ottima riuscita della manifestazione è stata certificata dall’apprezzamento formale di tutte le delegazioni regionali ed è in parte merito anche della concreta sponsorizzazione di Mario Cacciotti.
Roma, 10 maggio 2012 L’UFFICIO STAMPA