Sentite in commissione Agricoltura sulla possibilità di anticipare al primo agosto l'addestramento dei cani (ciò quindi previsto nel progetto di legge di modifica della legge regionale 26/1993, attualmente in esame), le associazioni venatorie lombarde si dicono favorevoli a tale possibilità, purchè sia una scelta delle Province e non un obbligo imposto dalla Regione.
Diversi i consiglieri regionali intervenuti: Fabrizio Santantonio (Pd) ha segnalato la necessità di una collaborazione tra settore faunistico, venatorio e ambientale. Il consigliere Vanni Ligasacchi (Pdl) ha sottolineato che il percorso giusto per ogni riforma in materia deve passare da una confronto col mondo agricolo e venatorio. Per i leghisti Alessandro Marelli e Dario Bianchi (entrambi firmatari delle modifiche), il ruolo delle Province non è in alcun modo in discussione e c'è massima disponibilità al confronto.
Le associazioni intervenute (Nazionale libera caccia, Federazione Italiana Caccia, Migratoristi italiani, Segugi e Segugisti e Societa' italiana Prosegugio) hanno sottolineato la non contrarietà pregiudiziale all'ampliamento del periodo di allevamento e addestramento, pur segnalando l'opportunità di lasciare gestire questa partita alle Province, sulla base delle loro esigenze e abitudini venatorie e concordando ogni scelta col mondo agricolo.
(Adnkronos)