A segnalare la situazione drammatica è l'Enpa: nel territorio dell'isola d'Elba
non esistono ricoveri per animali vaganti né strutture per randagi feriti. Le sterilizzazioni delle
colonie feline, poi, sono sospese da oltre un anno. Risultato:
troppi cani e gatti randagi costituiscono ormai un problema di incolumità pubblica per residenti e turisti. L'associazione animalista denuncia una completa disorganizzazione nell'isola portando l'esempio di un cane, regolarmente microchippato, che, scappato da un'abitazione è finito al canile di Pistoia, perché i villeggianti che l'hanno trovato non hanno ricevuto le dovute informazioni sul da farsi dalle autorità locali.
L'Enpa elbana chiede quindi ai comuni l’immediato ripristino del servizio veterinario Asl per le sterilizzazioni delle colonie feline e la realizzazione, nel territorio di ogni comune, di un box di prima accoglienza per i cani vaganti. Qualora i Comuni non dovessero rispondere nel termine perentorio di entro trenta giorni – avvisa l'Enpa - l’associazione si rivolgerà all’autorità giudiziaria".
"Per tutto il 2012 – sottolinea Nicoletta Affini dell'Enpa - gli interventi di sterilizzazione - oltre 500 - sono stati finanziati dall’associazione animalista svizzera “Tierschutzbund-Zürich” che, però, non ha più intenzione di sostituirsi all’immobilismo delle istituzioni locali. Noi, invece, ci siamo fatti carico delle moltissime emergenze di pronto soccorso verificatesi sul territorio". "Tra l’altro – conclude Affini – vorremmo sapere se le amministrazioni comunali dell’isola hanno presentato domanda per accedere ai contributi regionali destinanti alla tutela degli animali. In tal caso vorremmo anche sapere se i finanziamenti sono stati erogati e come sono stati impegnati dai comuni. Auspichiamo naturalmente che tali fondi non siano stati destinati ad altri impieghi".