La Camera ha approvato in queste ore un dispositivo di legge, presentato dalla deputata animal friendy
Gabriella Giammanco (Pdl), che annulla i
divieti sugli animali domestici negli appartamenti. Il provvedimento, inserito nella nuova legge sulla
disciplina dei condomini, che però dovrà essere ratificata dal Senato, stabilisce che "le norme del Regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici". Un
nuovo successo della Lav, che, come per l'approvazione delle norme sul codice stradale che dallo scorso anno hanno reso obbligatorio il soccorso degli animali feriti da parte degli automobilisti, ha presentato il provvedimento insieme alla Giammanco in una conferenza stampa alla Camera.
A ben vedere la legge parla genericamente di animali da compagnia, lasciando aperta la strada a successive integrazioni. Del resto ci sono antefatti non del tutto rassicuranti. Alla Camera giace ancora una proposta di legge presentata dalla Giammanco più una quindicina di altri parlamentari, che mira a
considerare "animali familiari" addirittura ovini, bovini e suini. La proposta, che risale al 2009, definisce animale familiare "ogni animale domestico tenuto dall'uomo per compagnia e senza scopi alimentari. La detenzione a fine familiare di animali quali bovini, suini, ovini, caprini, equidi, conigli e volatili da cortile - recita la proposta Giammanco - è consentita previa comunicazione scritta al sindaco e al servizio veterinario di sanità pubblica competenti per territorio, con la quale si escludono le presenti e future commercializzazione, cessione a titolo oneroso o macellazione dei medesimi animali".
Stando a questo inquietante andazzo, e alla facilità con cui il mondo animalista riesce ad inserire i propri indirizzi in parlamento, chi può sapere se in un futuro nemmeno tanto lontano ci troveremo ad avere mucche, pecore e maiali come vicini di pianerottolo?