La novità degli animali sempre permessi nei condomini (come da riforma passata alla legge sul sistema delle norme che regoleranno i regolamenti condominiali) secondo la
Sivae – Società Italiana Veterinari Animali Esotici - potrebbe sortire effetti tragicomici, quando non nulli o, peggio ancora, dannosi, ed è per questo che la norma, sempre secondo la Sivae, va cancellata nel testo che andrà alla Camera per l'approvazione definitiva.
I veterinari fanno notare come questa legge si spinge oltre il limite dell'assurdo, concedendo l'inclusione di
maiali o altri animali da fattoria tra gli animali permessi. L'inghippo sta tutto nella dicitura
“domestico“, terminologia giuridicamente impropria che secondo la Silvae "non riguarda affatto la adattabilità alla vita in appartamento ma si riferisce invece a quelle
specie su cui l’uomo da secoli esercita una selezione artificiale tale da renderle diverse dall’ancestrale selvatico. In questo senso sono sì “domestici” il cane ed il gatto, ma lo sono anche l’asino e la capra che senz’altro appaiono poco raccomandabili come pet da appartamento”.
Molte specie comuni nelle case degli italiani, ma non domestiche, sono così state escluse dal regolamento per il dichiarato intento del Legislatore e del Governo, di
impedire la detenzione di animali “esotici” d’affezione.Ciò permetterebbe in sostanza di tenere lontani dagli appartamenti i criceti (specie non addomesticata), ancora identico ai suoi cugini selvatici ma obbligherebbe i vicini ad accettare il furetto, che ricordano i veterinari della Sivae, è “è un animale domestico a tutti gli effetti, con chiare differenze dovute a selezione artificiale rispetto all’ancestrale selvatico, la puzzola europea”.
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