Il presidente della Società Italiana Pro Segugio della regione Lombardia,
Giancarlo Bosio, ci invia le sue osservazioni relative all'impugnativa del Consiglio dei Ministri sulla legge che consente l'addestramento dei cani in periodo di caccia chiusa, contestando così la posizione assunta dal Governo.
Bosio ritiene infondato il ricorso del CdM per il presente per diversi motivi: "la potestà regolamentare dell’attività di addestramento e allenamento dei cani da caccia è stata delegata dallo Stato alle Regioni; l’attività di addestramento e allenamento dei cani da caccia non è attività venatoria, per il sol fatto che il cane non è un mezzo di caccia; l’acquisizione del parere dell’ISPRA pronunciato in relazione alla disciplina di questa attività non è prevista dalla normativa, de qua i contenuti dello stesso sono privi persino del requisito dell’obbligatorietà e non deve condizionare il potere normativo regionale".
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