Non c'è niente di male nel cercare di dare ai nostri animali domestici una vita tranquilla e serena. Ma spesso ciò che crediamo di fare per il loro bene
può costituire una vera e propria violenza nei loro riguardi. E' necessario conoscere la vera natura dei nostri animali e capire che ci sono dei confini che tali devono rimanere. Lo ricorda sull'Eco di Bergamo l'
educatore cinofilo Paolo Bosatra. "Non facciamoci prendere troppo la mano - dice -, il rischio, anche se in assoluta buona fede, è di trasformare il cane o il gatto che sia in un “bambino a quattro zampe”.
In gergo scientifico si chiama “zooantropomorfizzazione” quel condizionamento continuo che col tempo può sfociare in problemi comportamentali più o meno gravi. L'umanizzazione del cane danneggia azitutto l'equilibrio psico – fisico dell'animale : “che, ahimè – spiega l'educatore - viene costretto a modificare se stesso per far fronte alle nostre aspettative ed esigenze. C'è chi addirittura arriva ad imporre al proprio cane nientepopodimeno che una dieta vegetariana!! Non sta a me dire se la cosa abbia degli strascichi per la salute, ma sicuramente è una grossa umiliazione per il parente più stretto del lupo”.
“Nella mia esperienza professionale – dice Bosatra - noto che le persone più a rischio di trasformare il cane in un bimbo con la coda sono le donne, solitamente senza figli o con gli stessi divenuti adulti e che magari sono già usciti di casa. E ovviamente i cani più a rischio di questa trasformazione sono quelli di piccola taglia. E' prevalentemente in queste famiglie (ma anche in altre) che si trovano le situazioni più estreme, con cani che mangiano a tavola, che dormono in mezzo ai cuscini tra marito e moglie, che vengono portati sempre in braccio, al supermercato così come a passeggio, ma anche che rubano dai piatti, che ringhiano o addirittura mordono il marito che si avvicina al letto e che hanno sviluppato iperfobia o aggressività nei confronti dei loro simili”.
Il rischio “è ancora più alimentato dalle possibilità di marketing che la sempre crescente attenzione per i nostri cani sta creando – spiega l'esperto. Negli ultimi anni infatti nei “pet-stores” si sono visti articoli a dir poco assurdi: scarpe per cani, passeggini, addirittura arredamenti completi per allestire la loro “cameretta” con tanto di lettino, armadio e cassettiera con specchio. Verrebbe da sorridere se non facessi l'educatore cinofilo di mestiere, e se la mia etica personale non mi inducesse, in tempi di crisi, a farmi certe domande…”. Il cane va trattato da cane, nel rispetto della sua dignità, necessita di regole nelle quali riconoscersi nel suo ruolo di cane, “deve riconoscerci come suo branco e non come sua famiglia. E' il suo istinto che lo richiede, e noi abbiamo il dovere di assolvere a questa funzione”. Ecco alcuni consigli: “abituarlo a mangiare sempre dopo di noi, a dormire in uno spazio tutto suo, a non esserci sempre attaccato come un'ombra, sono elementi essenziali per costruire una serena ed equilibrata convivenza nel rispetto reciproco, che ci ripagherà nel tempo”.