Riceviamo e pubblichiamo:
Quando si battono i record, si finisce nel libro della storia sportiva. Così con questa sesta edizione, svoltasi a Nis, sui mitici terreni dove regna la starna, la Coppa del Mediterraneo per atleti conduttori di cani delle razze da ferma, è ormai entrata nel novero delle massime manifestazioni cinofile del mondo. Una cerchia abbastanza ristretta nella quale l’autorevole presenza di questa competizione targata Fidasc è suffragata, appunto, da ben due record: la presenza di 17 nazioni (erano otto quelle alla 1^ edizione di Collacchioni) e la partecipazione di 85 atleti con 48 cani delle razze da ferma britanniche e 37 continentali.
Ovviamente, aumentando il numero dei concorrenti aumentano le difficoltà per salire sul podio. Sulle dodici medaglie in palio, le tre conquistate dagli azzurri, una per ogni metallo, acquistano in questo modo un valore straordinario e premiano una politica sportiva federale che cerca –in ogni disciplina– di allargare sempre più la base degli atleti in grado di aspirare alla nazionale. Nonostante la presenza dei più forti cinofili sportivi di Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Montenegro, Norvegia, Portogallo, San Marino, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ukraina, nessuno degli otto atleti selezionati per rappresentare l’Italia è tornato a mani vuote.
Nella classifica a squadre per i conduttori delle razze Britanniche, l’oro e la Coppa del Mediterraneo sono andati alla compagine azzurra guidata dal selezionatore Luigi Bravi e composta da Mirko Caramanti con il pointer Elacensis Guj de Monfort, Paolo Pardini con la pointer Areta dei Morbidi, Stefano Pianigiani con il setter Pianigiani's Alan e Pierluigi Sorsoli con il setter Derk.
Sempre per gli Inglesi, ma nella categoria individuale, Paolo Pardini si è messo al collo l’argento conducendo con grande perizia la sua pointer Areta dei Morbidi dopo un barrage tiratissimo con il serbo Gavrilovic conduttore di una strepitosa setter di nome Inca.
Medaglia di bronzo, infine, nel raggruppamento dei Continentali, per la squadra azzurra, guidata dal selezionatore Ernesto Ghirardo e composta da Stefano Bianucci con l’eb Tiffany di San Tommaso, Gianfranco Lanzi con l’eb Dioula de Keranlouan, Mauro Pezzulli con l’eb Elf e Roberto Scarpecci con la kurzhaar Gala.
Particolarmente soddisfatto il presidente e Capo Delegazione Felice Buglione che ha voluto ringraziare il Paese ospitante, il factotum organizzativo Dule Dusko Sormaz e l’intero staff dei giudici internazionali, a cominciare dai quattro presidenti: Francesco Balducci, Anne Brigitte Du Fay De La Vallaz, Luca Bortoli e Peter Bahlke, coadiuvati da Ralic Milic, Farber Nik, Vujanovic Nenad e Nikolic Miroslav.
“Il successo di questa edizione – ha dichiarato il presidente Buglione nel corso della cerimonia conclusiva – è il successo stesso della Fidasc; la giusta ricompensa per il grande lavoro dei suoi dirigenti, fra i quali è doveroso menzionare il vice presidente vicario Domenico Coradeschi - appassionato creatore di questa importante manifestazione internazionale - e di tutti i suoi fortissimi atleti che, ad oggi, hanno permesso alla federazione di vantare un palmares davvero invidiabile fatto di 37 medaglie d’oro, 32 medaglie d’argento e 42 medaglie di bronzo”.
Questo il quadro completo dei podi:
Razze britanniche
Classifica individuale: 1° Gavrilovic (Serbia) con Inca (si) – punti 15
2° Paolo Pardini (Italia) con Areta dei Morbidi (pt) – punti 15
3° Nenkoski (Bulgaria) con Hanibal del Nenovski (pt) – punti 12
Classifica a squadre 1^ Italia punti 31
2^ Serbia punti 22
3^ Spagna punti 21
Razze continentali
Classifica individuale 1° Vlasenko (Ukraina) con Glock du Mas D’Eyraud (eb) – punti 12
2° Peca Dragacevac (Serbia) con Tango (k) – punti 12
3° Rodriguez Garcia (Spagna) con China (eb) – punti 11
Classifica a squadre 1^ Ukraina punti 23
2^ Spagna punti 22
3^ Italia punti 19
Roma, 20 ottobre 2012
L’UFFICIO STAMPA