"Poteva essere l'occasione per rendere il dovuto omaggio a una branca della cinofilia nostrana a cui esposizioni e gare cinofile in giro per il mondo riconoscono grande valore e a un mondo, quello della caccia al cinghiale, ricco di tradizione e cultura nella Toscana meridionale. Purtroppo, però l'approccio è stato di tutt'altro genere". Così la Federcaccia di Grosseto interviene sul recente servizio andato in onda su Striscia la Notizia, l'ennesimo contro la caccia e i cacciatorei.
"Il presentatore - spiega la Fidc grossetana - ha deciso di forzare la mano, fornendo una rappresentazione decisamente poco veritiera degli appassionati della caccia al cinghiale, accusandoli, meravigliato, di tenere i segugi nei canili invece che in casa e, smentito dalle stesse immagini che andava mostrando, asserendo che i canili non erano idonei e insinuando senza alcuna prova che le strutture erano abusive". "
"E' palese - rimarca la nota Fidc Grosseto - l'amore, la dedizione e la passione che i canai delle squadre di caccia al cinghiale manifestano per i loro compagni di avventure. Lo sconcerto e la cortesia di un anziano signore che compare nel servizio meritavano a nostro avviso un trattamento diverso da parte del conduttore che ha dato l'impressione di operare secondo un copione deciso prima. Peraltro l'intero dei canili era più che decoroso". "Ci rendiamo disponibili - conclude la nota - ad offrire un'altra chance alla trasmissione, che ha spesso mostrato di saper andare a fondo nelle cose".