Cosa non si fa per prendere qualche voto in più, è il commento che in genere si fa di fronte alle immagini di politici del calibro di Berlusconi, Grillo, Monti e Bersani, ritratti in compagnia di teneri cuccioli e cani di ogni sorta. Dopo la famosa foto di Berlusconi con la cagnolina Vittoria, per non essere da meno anche Monti è apparso in tv con un cagnolino in braccio, il che ha magicamente fatto uscire altre foto di candidati premier a tema.
Non è difficile capirne il motivo, in Italia, secondo il rapporto Eurispes, più della metà dei cittadini dichiara di possedere almeno un animale domestico, il che significa una netta possibilità in più, vista anche forse la scarsità di argomenti a disposizione, di colpire gli animi particolarmente sensibili.
Il fatto, non certo una novità, basti guardare le immagini della campagna elettorale di Obama, di per sè non ha nulla di male, ma sarebbe bene anche aggiungeere un po' di contenuto, che vada al di là dei soliti goffi tentativi di arruffianarsi l'elettorato. I vari politici e i loro schieramenti, provino a dire qualcosa di più sul variegato mondo che sta dietro al rapporto con gli animali: per esempio dicano se condividono le posizioni ultra animaliste introdotte da qualche anno nella politica dalla deputata Brambilla e quali provvedimenti intendono attuare per il controllo del randagismo. Già che ci sono, provino a spiegare agli imprenditori agricoli e agli allevatori, cosa intendono fare per controllare le specie animali non domestiche, che causano milioni di euro di danni ogni anno, e per informare meglio i cittadini sulle buone pratiche da adottare a difesa dell'ambiente e per prevenire l'abbandono di cani, gatti, criceti, ecc.. |