Dopo 44 giorni l’attivista antispecista Davide Battistini ha interrotto lo sciopero della fame che aveva iniziato all'inizio dell'anno per ottenere un provvedimento che si occupasse dei cani. Il consiglio regionale dell'Emilia Romagna ha infatti presentato, come aveva richiesto l'animalista, una proposta di legge per vietare la detenzione dei cani a catena, impegnandosi a discutere il provvedimento nel più breve tempo possibile.
A supportare la battaglia dell'animalista diversi esponenti politici e altri attivisti, che si sono uniti allo sciopero a staffetta. Con tutto questo seguito Battistini si trova nella posizione di dettare le sue condizioni. Ha infatti annunciato che darà due mesi di tempo all’amministrazione regionale per approvare la legge, altrimenti ricomincerà a dare battaglia.
Battistini aveva anche trascorso i primi giorni del digiuno con una pesante catena legata al collo e chiusa da un lucchetto. “Volevo cercare di capire cosa provava un povero animale schiavizzato - ha scritto Battistini sul suo blog Scatenare diritti - ho dormito, lavorato alla campagna web, fatto la doccia con questa pesante e fredda catena. Al quinto giorno l'ho tolta perché, oltre al digiuno, era una sofferenza infinita. E io ho potuto toglierla dopo soli cinque giorni. Ci sono animali che le hanno da anni. Ci sono animali che hanno vissuto e son morti con queste maledette e incivili catene.”