Come sappiamo amici la caccia in ogni tempo ha ispirato miti, poesie e racconti. La risultante matematica di emotività che si ottiene da questi tre contenuti apparentemente vettoriali ho avuto modo di percepirla il 25/04/2013 a Mottola (TA) durante la XXI^ Esposizione Cinofila dedicata al settore dei Bracchi Italiani. E' stato veramente emozionante parteciparvi dovendo per quest'evento consegnare al vincitore un mio quadro a tema.
La cosa più importante è quella che, personalmente ho avuto modo di apprendere da amici appassionati, quale Catia Santopadre ed Antonio Lucio Casamassima ( entrambi titolari di un allevamento di Bracchi Italiani ) e Roberta Pelagatti, Giorgio Ziron ( partecipanti in quanto proprietari di Bracchi della linea dei Sanchi) è che in questo mondo non prende parte nessuna competizione agonistica, ma solo la passione che tutti insieme hanno per questo “patriottico alfiere dei Cani da Caccia”. Ho visto in loro un amore tale da sentirsi legati strettamente ai loro cani, grazie a narrazioni nelle pause di gara, vicende e considerazioni.
Ci si rende subito conto di essere in presenza di Cacciatori Cinofili molto speciali, perché lo si intuiva leggendo nei loro occhi diventati lucidi per le qualità che rendono i loro Bracchi dei compagni ideali anche per chi molto spesso non lo utilizza a caccia.
Tanto è stata la loro emozione che sembrava che i racconti o le storie narrate si trasformassero in poesie, quando si soffermavano su molti particolari fatti di comportamento, morfologia, guidate, andature al trotto, ferme statuarie, consensi, riporti, delle quali penso che per la loro accattivante dolcezza ed il loro seducente aspetto hanno coinvolto la mia persona e tanti altri presenti e che come la stragrande maggioranza dei Cacciatori amano questa particolare armonia che si instaura con questa razza capace di essere utilizzata con enormi soddisfazioni su ogni tipo di zona o terreno. G.S.