Può capitare a tutti, specialmente ai cacciatori che hanno spesso uno o più cani in giardino, di finire per essere accusati dai vicini di disturbo della quiete pubblica, per il continuo abbaiare dei propri ausiliari. La signora A.G. Ha 5 cani che abbaiano ogni volta che qualcuno passa per strada e si è rivolta a noi per un consiglio legale: “vorrei sapere – ci chiede - se realmente posso incorrere in qualche provvedimento anche abitando in un piccolo paese di campagna dove tutti hanno animali da cortile” e dove quindi i rumori della campagna sono cosa solitamente tollerati.
Risponde l'avvocato Luca Cecinati: “i timori della signora sono fondati. Va infatti rilevato che nella sentenza, n. 715/2010, la Corte di Cassazione ha ricordato che il proprietario di un cane deve evitare che sia arrecato disturbo ai vicini di casa. Diversamente risponderà del reato previsto e punito dall’art. 659 c.p. “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”. Si tratta, spiega la Corte di una contravvenzione in cui “l’elemento psicologico dell’illecito è costituito dalla mera volontarietà della condotta“. Questa volontarietà peraltro si può desumere da oggettive circostanze di fatto “senza che risulti necessaria l’intenzione dell’agente di disturbare la quiete pubblica“. Il reato sussiste quando il fatto di per sè risulta idoneo ad “arrecare fastidio a un numero indeterminato di persone” anche a prescindere da fatto che sia provato l’effettivo disturbo arrecato, e il loro abbaiare supera la normale tollerabilità.
Sul criterio della normale tollerabilità : “il criterio va riferito alla media sensibilità delle persone che vivono nell’ambiente ove i rumori fastidiosi vengono percepiti, mentre e’ irrilevante la eventuale assuefazione di altre persone che abbiano giudicato non molesti i rumori”. Pertanto, Giudice potrebbe valutare patogeno l’ abbaiare del cane, quando ne possa derivare stress.
In un’ altra sentenza della Cassazione, n. 715 del 14 gennaio 2011, I sez. Penale, si puntualizza quanto segue: “La responsabilità dei proprietari di cani che, abbaiando, disturbano il riposo notturno del vicinato sono suscettibili di contravvenzione per disturbo della quiete pubblica”. Anche in tal caso si arriva a una condanna per il reato di cui all’art. 659 cod. pen. (Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone). Pertanto non si può escludere che qualche vicino della sig.ra possa decidere di ntraprendere un'azione legale nei suoi confronti.
L'unica soluzione - conclude l'Avvocato Cecinati, è adottare le misure (corsi di addestramenti anti-abbaio) o altri strumenti educativi ritenuti opportuni per una pacifica convivenza e poi naturalmente cercare con il buon senso di fare " ragionare" i vicini...."