Aveva smarrito la sua cagna, una pointer bianconera, ben tre anni fa, denunciandone regolarmente la scomparsa, ma ormai si era messo il cuore in pace, pensando fosse morta chissà dove. Invece la cagnolina si aggirava denutrita e ferita nelle campagne di Rutigliano (a 30 km di distanza dal proprietario), ed è stata tratta in salvo grazie ad un altro cacciatore, che già proprietario di un altro pointer e appassionatissimo di cani, non si è lasciato sconfortare dalla diffidenza del cane, e dopo diversi tentativi di avvicinarla (la cosa è durata diverse settimane), è riuscito a prenderla.
Il protagonista di questa vicenda, raccontata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, è Silvano Sancilio. Ha portato regolarmente da mangiare al cane per tutto l'inverno, fino a riuscire a metterle il collare. Una volta portata dal veterinario e curata, è iniziata la ricerca del proprietario, tramite il microchip identificativo. "Non potendo per motivi di privacy svelare l’identità del proprietario - racconta il cacciatore - , il veterinario mi ha detto di consultare la Asl per conoscere il nome del proprietario nonché per sapere se ci fosse una denuncia di smarrimento". Detto fatto. A denunciare lo smarrimento era stato il barese Giuseppe Mizzi, che l’aveva perduta a Cassano il 18 dicembre del 2010.
"Quando la Asl lo ha contattato per poco non veniva colto da infarto - spiega Silvano - non riusciva a credere che la sua pointerina persa quasi 2 anni e mezzo prima e già data per morta potesse essere ancora viva". Una volta tornata a casa la cagnolina ha immediatamente perso il suo carattere diffidente per ritornare alla sua vita di prima.