Le norme sul benessere animale approvate in Emilia Romagna a marzo rischiano di rendere impossibile la vita ai cacciatori e ai semplici proprietari di cani. Le modalità di detenzione decise sfiorano infatti il limite dell'assurdo. In un paese in cui ogni detenuto, umano, in media non gode di più di 3 metri quadrati a testa, sembra davvero eccessivo ciò che si propone in Emilia Romagna: obbligo di box di almeno 10 metri quadrati per cane (di cui almeno il 30% al coperto) a condizione che lo stesso abbia la possibilità di passare del tempo in almeno 150 metri quadrati di giardino recintato. Se non vi è questa possibilità allora i metri di box diventano quelli di un monolocale: almeno 20 metri quadrati con tanto di muretto in laterizio o cemento, sormontato da una rete alta non meno di 2,30 metri a cui va aggiunta un’altra recinzione inclinata verso l’interno di 45 gradi. Per le mute si prevedono 7 metri quadrati di box in più per ogni cane.
Il Consigliere Regionale Luca Bartolini (Pdl), che aveva già espresso il proprio personale dissenso anche contro il proprio gruppo, uscendo dall'aula durante il voto, ha annunciato la presentazione di un disegno di legge che mira a modificare le norme introdotte. Lo ha fatto domenica scorsa durante la festa di Anlc a Cesenatico. "Poiché sono pochi i fortunati cittadini che dispongono di 150 metri quadrati di area recintata per lo sgambamento, con la nuova legge 3/2013 - ha spiegato - necessitano 20 metri quadrati di box per cane più altri 10 metri quadrati per ogni cane aggiuntivo quando una camera matrimoniale standard dove dormono due persone adulte è di soli 14 metri quadrati. Senza pensare poi ai vincoli urbanistici che molti Comuni impongono con box di queste dimensioni prevedendo addirittura fosse biologiche e pozzetti sgrassatori - aggiunge Bartolini”.
“La mia proposta di legge regionale, pertanto, che si compone di un solo articolo, è espressamente volta ad abrogare l’insensata lettera f bis) dal comma 2, dell’articolo 3 della legge regionale n. 5 del 2005. In tal modo, la nostra Regione tornerebbe a riallinearsi alle tabelle già in vigore prima della legge che si rifanno ad un accordo Stato Regioni (circolare 7/1999) applicato da tutte le Regioni Italiane. Bartolini ha infine spiegato, che se il suo disegno di legge verrà approvato, tutti i proprietari di cani detenuti all’aperto, in particolare contadini, cacciatori e tartufai, che erano nel mirino dell’integralismo animalista, potranno solo a questo punto tirare un sospiro di sollievo”.