Si è riaperto un serrato dibattito in Toscana sulle nuove disposizioni introdotte sul benessere animale, che hanno portato da 4 a 8 metri quadrati la grandezza dei box per un massimo di tre cani, cosa che penalizza – e non poco – i cacciatori che hanno mute numerose, ma anche tantissimi altri semplici proprietari di cani che non hanno possibilità di predisporre simili “monolocali” all'aria aperta per i loro compagni a quattro zampe.
Ad opporsi sin da subito erano state le associazioni venatorie, d'accordo invece, quelle animaliste. Ora che i termini per l'adeguamento da parte dei cittadini stanno per scadere (agosto 2013) in Regione è stato proposto di rinviare il tutto di almeno due anni (è la proposta dell'Assessore alla Salute, Luigi Marroni). Ma in Giunta le idee sono tutt'altro che chiare: da una parte l'Assessore Salvatore Allocca (che ha la delega alla casa) spinge per rendere funzionali le disposizioni, dall'altra l'Assessore all'Agricoltura, Gianni Salvadori, si schiera a favore dei cacciatori. “Vorrei sapere – domanda Salvadori - quali sono parametri per le case di edilizia economica popolare. Non vorrei che le dimensioni dei recinti, dei box per i cani fossero superiori alle dimensioni previste per gli umani nelle case Erp. Credo che all’epoca dell’approvazione della legge sul maltrattamento degli animali si sia un po’ esagerato nella definizione di queste norme per quanto giuste”.
Se ne riparlerà a dicembre. Il presidente Rossi ha risolto il battibecco dei suoi assessori predisponendo una mini proroga che prevede di lasciare tutto com'è fino al 31 dicembre e di costituire un tavolo con tutte le associazioni per arrivare ad un accordo e rivedere le disposizioni che, evidentemente, sono molto poco applicabili.