La Provincia di Grosseto ha installato quattro gabbie autocatturanti a difesa degli allevamenti zootecnici in alcune aree del Comune di Scansano. Si tratta dell’attuazione concreta della misura F.1 “Progetto regionale sperimentale di lotta al randagismo a difesa degli allevamenti zootecnici” del Piano regionale agricolo forestale, (Praf), concepito e attuato in via sperimentale in 4 comuni della Toscana, al fine di limitare la presenza sul territorio di cani vaganti che rappresentano una vera e propria emergenza per gli allevamenti, e cercando allo stesso tempo di attuare azioni che garantiscano la tutela dei soggetti catturati. Dopo la fase di cattura si prevede infatti il successivo supporto finanziario per mantenere i canidi nel canile per i primi 6 mesi.
Le gabbie di cattura sono principalmente di due tipi: con apertura a molla o a caduta, hanno forma rettangolare, sono in rete di ferro zincato con dimensioni biocompatibili sia per i cani vaganti che per gli eventuali ibridi cane/lupo. Come previsto dal Protocollo operativo del progetto Life + ibriwolf sulla cattura e rimozione degli ibridi cane/lupo “le catture saranno eseguite trattenendo per ulteriori analisi genetiche quegli animali che presentano caratteri di recente ibridazione”.
“Quella promossa e attuata in provincia di Grosseto è una strategia unica in Italia – spiega Enzo Rossi, assessore provinciale allo Sviluppo rurale - che prevede un mix di azioni collegate tra loro, fondate su ricerca, valutazioni scientifiche e interventi mirati, con l’obiettivo da un lato di tutelare il lupo, specie sottoposta ad alta protezione dalla direttiva habitat, dall’altro di individuare e catturare i cani randagi, inselvatichi o incrociati con il lupo, che spesso causano i maggiori danni agli allevamenti. E proprio sugli allevamenti si sofferma la nostra attenzione: la situazione delle aziende è allarmante. Adesso andiamo ad intensificare ulteriormente la nostra azione. Con questo genere di interventi ci auguriamo di poter alleviare una parte delle difficoltà degli allevatori, che oltre a subire i danni causati dagli attacchi dei predatori, sono già in forte sofferenza per gli effetti della crisi economica.”