Nel 2003 la stampa italiana, specializzata e non, dava notizia della sperimentazione di un prodotto che
rende temporaneamente sterili sia i maschi che le femmine. Un gruppo di ricercatori australiani, appartenenti al Cooperative Research Centre For Vacine Tecnology (Brisbane e Università di Melbourne), ha messo a punto
un vaccino in grado di
sterilizzare il proprio cane senza intervento chirurgico di castrazione e impedirgli così di mettere al mondo cuccioli indesiderati. Questo tipo di sterilizzazione copre un periodo di sei mesi e per questo la Professoressa Anne Kelso e i suoi collaboratori avevano prospettata la possibilità di somministrare il prodotto in occasione delle altre vaccinazioni obbligatorie.
È il primo contraccettivo che agisce costringendo l’organismo a sviluppare degli anticorpi che contrastano l’ormone Lhrh, che a sua volta controlla la produzione di ormoni sessuali maschili e femminili come il testosterone, il progesterone e gli estrogeni.
Il vaccino, testato positivamente, sembra che produca un importante effetto collaterale anche nei cani castrati chirurgicamente, con la riduzione o la scomparsa di ogni comportamento aggressivo.
Questo prodotto, non autorizzato in Italia, è stato sperimentato in Australia e Nuova Zelanda insieme ad altri vaccini anticoncezionali usati per la sterilizzazione di animali d’importazione, molto dannosi per l’ecosistema di quei Paesi.
È anche d’obbligo precisare che esistono in commercio altri farmaci, regolarmente autorizzati, per modificare o spostare il ciclo delle femmine. La loro prescrizione e impiego è ovviamente di competenza dei medici veterinari, tenendo presente quanto sia rischioso toccare il delicatissimo equilibrio ormonale dei nostri animali.