In queste ore la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva l'articolo 13 della Legge di delegazione europea che
restringe la vivisezione e incentiva il ricorso ai metodi sostituivi di ricerca. Il che significa che diviene legge la norma che vieta ''l'allevamento nel territorio nazionale di cani, gatti e primati non umani destinati alla sperimentazione'', quindi bando assoluto d'ora in poi ad allevamenti tipo Green Hill.
Il testo prevede anche il divieto dei test scientifici su droghe, alcol, tabacco, armi e didattica e prevede
l'obbligo di anestesia e analgesia nella sperimentazione animale, cosa che fino ad oggi era esclusa in circa il 20% degli esperimenti che riguardano 900mila animali l'anno.
L'articolo impegna il governo a ''orientare la ricerca all'impiego di metodi alternativi'', imponendo poi di ''
destinare annualmente una quota nell'ambito di fondi nazionali ed europei finalizzati allo sviluppo e alla convalida di metodi sostitutivi, compatibilmente con gli impegni già assunti a legislazione vigente, a corsi periodici di formazione e aggiornamento per gli operatori degli stabilimenti autorizzati, nonché adottare tutte le misure ritenute opportune al fine di incoraggiare la ricerca in questo settore con l'obbligo per l'autorità competente di comunicare, tramite la banca dei dati nazionali, il recepimento dei metodi alternativi e sostitutivi''.
Per quanto riguarda la ''generazione di ceppi di animali geneticamente modificati'', si dovra' tener conto dell'effettiva necessità della manipolazione e del possibile impatto che potrebbe avere sul benessere degli animali, valutando i potenziali rischi per la salute umana e animale e per l'ambiente. Il governo, infine, dovra' definire un quadro sanzionatorio ''appropriato e tale da risultare effettivo, proporzionato e dissuasivo''.