E'
massima allerta in Italia per le zone in cui sono stati
accertati episodi di
contagio di rabbia silvestre. È il caso del comune di Resia, in provincia di Udine, dove in seguito all'abbattimento di una volpe contagiata dal morbo, il dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria del
ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, ha messo
sotto stretto controllo l'area interessata, imponendo misure contenitive. Decisa la
vaccinazione anti-rabbica obbligatoria per tutti i cani e gli altri animali domestici al pascolo,
cani al guinzaglio secondo disposizione ministeriale e
proibita la caccia con l'ausilio dei segugi, che in nessun caso dovranno circolare liberi nei boschi.
L'allerta è scattata anche in
Lombardia, dove la Direzione generale sanità della Regione ha provveduto ad allarmare tutti gli enti che si occupano di fauna selvatica a
vigilare sulla questione. Il servizio faunistico ambientale della Provincia di Bergamo ha intanto invitato il personale del Corpo Forestale dello Stato e gli assessorati alla Caccia, a
consegnare tutte le carcasse di animali selvatici trovati morti nei boschi, con particolare attenzione a volpi, faine, tassi e mustelidi.
Anche i cacciatori sono invitati a segnalare ogni situazione a rischio alle autorità.