"Ancora una volta si accomunano tutti i cani sotto una stessa bandiera, ignorando quanto è sotto gli occhi di tutti. Il recentissimo episodio dell'anziana messinese morta a causa dei morsi del Dogo argentino di famiglia dovrebbe invece fare riflettere sul fatto che questi incidenti mortali, che colpiscono anziani e bambini, sono causati da un numero molto ristretto di razze verso le quali il mondo intero ha preso qualche tipo di provvedimento". Lo dice un insospettabile Oscar Grazioli, editorialista de Il Giornale oltre che medico veterinario, di cui spesso e volentieri abbiamo riferito le posizioni pro Brambilla e anticaccia.
Questa volta Grazioli commenta la nuova ordinanza ministeriale sulla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressività canina e se la prende proprio con quell'animalismo estremista che ha portato in Italia, e forse solo da noi, a norme contraddittorie che hanno parificato la pericolosità di un Rottweiler con quella di un volpino, dice Grazioli, creando nuovi problemi. "Oltre tutto, - scrive Grazioli - per prevenire danni a persone o animali l'ordinanza impone regole severe per i luoghi pubblici, mentre è noto agli esperti che le aggressioni mortali avvengono quasi sempre in ambito familiare".
"A proposito delle aggressioni gravi - evidenzia Grazioli -, che sono gli eventi più impressionanti, le regole che abbiamo adesso e che l'ordinanza ribadisce, non funzionano. Un esempio capitato ad amici pochi giorni fa. Un cane di tredici anni, grossa taglia, improvvisamente e apparentemente senza ragione, morde severamente un bambino di tre anni (con cui aveva giocato dalla nascita) cui vengono applicati diversi punti di sutura. Esce il veterinario pubblico, il quale, in base a un punteggio, ordina al proprietario di seguire un corso di addestramento per ottenere il patentino. Il proprietario, che pure adora il cane, è terrorizzato da una possibile altra aggressione, magari mortale. Piuttosto che sapere il proprio cane anziano nella gabbia di un canile a finire la sua vita miseramente ne chiede l'eutanasia. Non si può, perchè il punteggio assegnato è ancora basso e lo costringe o a fare il famoso corso o a disfarsi del cane. E se mentre va a scuola il cane devasta il bambino? So che gli animalisti (estremisti) non vogliono sentir parlare di eutanasia, ma se io dovessi sapere la mia sedicenne e malata Lulù (che dorme ogni notte sul mio letto) nella fredda gabbia di un gattile, la preferirei morta". |