Tommaso Tocci classe 1971, autista di taxi nella capitale, nasce e tuttora vive a Sacrofano, sede del parco Regionale di Veio. Fin da bambino attratto dalla caccia in generale e da quella con i cani da seguita in particolare. Negli aneddoti della sua, il ritorno da scuola che era coronato dall’andare presso un vecchio mulino del nonno, ad ascoltare lui ed un amico, narrare di cani da lepre.
Dalle loro parole, usciva una descrizione di animali che compivano gesta che lasciavano stupito il piccolo Tommaso e lo attiravano verso un ritorno ad ascoltare questi due adulti. Fine anni ‘70 inizio anni 80, la zona per motivazioni discutibili iniziò ad essere popolata da cinghiali, così l’interesse si accentrò anche verso questo selvatico. In compagnia di cacciatori più grandi, partecipava a quelle che erano chiamate le “cacciarelle”. Il punto nodale di ciò che è stato il futuro di questo cacciatore, oggi Presidente della Sezione Provinciale Roma SIPS (Società Italiana pro segugio Luigi Zacchetti ) e responsabile per il Lazio delle prove su cinghiale nel Lazio, fu che i cani di allora non erano specializzati per la caccia al cinghiale.
La prima tappa per invertire la tendenza, fu il mercato di Tolfa, punto di riferimento della tradizione più radicata delle squadre di cacciarella. Iniziò così il primo capitolo dedicato al segugio da cinghiale: capofila un segugio meticcio, seguito da Buk di nazionalità serba. Quest’esemplare cambiò il modo di cacciare sacrofanese; inizialmente piccoli gruppi che al mattino insidiavano la lepre e ,solo se trovavano le tracce di cinghiale, tentavano esperimenti con scarsi risultati. Con Buk la “Squadraccia Sacrofano” iniziò la sua storia, aumentò il numero di abbattimenti e con essi il numero di cacciatori nella squadra. Da non trascurare che, attualmente, questo territorio gremito di cinghiali è ormai in gran parte parco e, non essendoci caccia di selezione nel Lazio, i numeri di esemplari stanno crescendo in modo esponenziale arrecando danni all’agricoltura e mettendo a rischio gli automobilisti, provocando squilibri a danno della biodiversità. Il sangue serbo, continuò anche con l’arrivo di un esemplare che importò Franco Tenuta, papà della scrivente;a nche quello diede il suo contributo al consolidarsi della linea di sangue.
Prima ancora di avere uno ruolo nella SIPS, entrarono in gioco l’interessamento per le gare e per le verifiche zootecniche. Associazione nata nel lontano 1920 a Lodi, la SIPS ha infatti come obiettivo il miglioramento genetico delle popolazioni, lo studio, la valorizzazione, l'incremento e l'utilizzo di gran parte delle razze da seguita nazionali ed estere. Presente in tutta Italia, è sostenuta da persone che lavorano giornalmente senza compensi economici, solo spinti dall'amore per il segugio. Anni or sono è stato testimone del distacco degli amanti delle razze francesi, come ad esempio il bleu de gascogne , confluiti in uno specifico club.
Temperamento e vocazione tendente ad aggregare, pasta cementizia di carattere, Tommaso crede e spera che sia arrivato il momento di promuovere amalgame fra sodalizi, a favore del miglioramento del segugio. Proprio nella sua terra d'origine, dov’è nata la sua passione, Sacrofano, ogni anno organizza un raduno del segugio maremmano. Inizialmente con lo scopo di far conoscere le caratteristiche morfologiche di questa "nuova" razza italiana. Nelle prime edizioni gli organizzatori ebbero anche l’onore di registrare la presenza di Sestilio Tonini, Ido Cipriani e di tanti altri nomi importanti, ai quali gli allevatori di Roma e del Lazio devono molto per l’insegnamento mutuato. L’energia del Tocci ha generato nel tempo la presenza di giudici ENCI che hanno prestato la loro opera, anche con soddisfazione per l'eccellente livello dei soggetti presentati. Il 2014 sarà per lui un anno importantissimo: ha in cantiere l’organizzazione di prove di lavoro, con l’ausilio di tutto il consiglio SIPS di Roma e di molti amici. Una fra tutte in terreno libero su cinghiale in classe singolo. Anche per le altre, L'ENCI ha già espresso il suo parere favorevole, rafforzato dall’approvazione dei concessionari delle aziende faunistiche.
Laura Tenuta
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