Tra i vari motivi del ricorso al Tar degli anticaccia (Wwf e Vas) in Liguria contro i Piani faunistici, c'era anche la disposizione che ammette l'addestramento dei cani da caccia durante i periodi chiusi alla pratica venatoria, secondo i proponenti norma che contrasta con la legislazione nazionale.
Gli animalisti giocano su un equivoco che in realtà risulta chiarificato dalle norme in vigore e dalle precedenti sentenze. Come già in altri casi, il Tar ha rilevato come la legge 157/92 non vieti affatto questa attività, che di fatto non è caccia. "Oltre a ciò - sottolinea il Tar ligure - la difesa regionale e quelle delle province di La Spezia e Genova adducono argomenti convincenti (tra l’altro la sentenza 11.2.2013, n. 778 del consiglio di Stato) per asserire che non vi deve essere necessaria coincidenza tra il periodo venatorio e quello destinato all’addestramento dei cani".
"L’acquisizione è oltre tutto logica, posto che - evidenzia il Tar nella sua sentenza - un cane non addestrato risulta di scarso ausilio al cacciatore, che deve invece procedere al prelievo della fauna che gli atti hanno considerato venabili".