Entra in vigore ufficialmente la norma che consente l'ingresso dei cani in ristoranti e negozi. La postilla è contenuta nel manuale sulle norme igienico sanitarie della Fipe, la Federazione che raggruppa 200 mila gestori pubblici in Italia, redatta con il benestare del Ministero della Salute.
Questa norma fa quindi decadere i divieti legislativi e le ordinanze comunali che finora hanno potuto vietare l'ingresso degli animali nei locali pubblici. I cani per essere ammessi “devono semplicemente essere condotti al guinzaglio e muniti di museruola”. Ad ogni modo ogni gestore privato può decidere di non autorizzare la presenza di animali, con un apposito avviso sulla porta d'ingresso.
Ma rimane il fatto che per la legge non esiste alcun motivo per farlo. "Anche il Ministero della Salute ha avallato che non esistono motivi igienici per vietare l’ingresso di un cane in un locale pubblico - conferma il direttore generale della Fipe, Marcello Fiore - quindi se il negoziante non lo vuole, lo fa per motivi suoi, ma così perde tanti clienti. Abbiamo promosso questo provvedimento perché stimolati anche da tanti turisti indignati, ma oltre ad essere una misura anticrisi e contro l’abbandono, migliora il rapporto uomo cane". Saranno contenti i tanti allergici ai peli degli animali, a cui in molti locali di fatto sarà inibito l'ingresso.