Il ministro degli esteri Franco Frattini ha rivolto un
appello ai Paesi coinvolti nello scandalo della tratta dei cuccioli importati in Italia illegalmente in
pessime condizioni igienico – sanitarie: ''Chiedo una collaborazione più stretta con i Paesi di origine perchè
intensifichino i controlli da parte delle autorità veterinarie e doganali”. Frattini si è rivolto in particolare a Ungheria (già richiamata dalla Commissione UE nel 2007 su segnalazione italiana), Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia e Bulgaria e a Paesi fuori dalla comunità europea quali: Estonia, Lettonia, Lituania, Russia, Bielorussia e Ucraina. Inoltre ha richiesto alla
Commissaria europea alla Salute, Androulla Vassiliou '”
regole di controllo più strette, la
revisione degli standard dei microchip per la completa tracciabilità, l'adozione di misure che intervengano sulle
pratiche di allevamento e la definizione di
rigorosi protocolli armonizzati a livello comunitario''.
Il ministro degli Esteri ha annunciato di aver
avviato in Italia le procedure per ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione degli animali da compagnia, firmata nel 1987 dall'Italia ma non ancora recepita.