Sotto la spinta dell'ex Ministro Brambilla, l'Italia aveva vietato la sperimentazione animale su cani, gatti e primati. Ma a quanto pare quel divieto sta per essere superato. Nella bozza di decreto governativo che recepisce la Direttiva Europea 2010/63/Ue sulla sperimentazione, al di là del divieto, che viene confermato, si introducono delle eccezioni.
Nella bozza (consultabile sul sito del Governo) si legge infatti che il Ministero potrà autorizzare, in via eccezionale, l'impiego di cani e gatti randagi quando è scientificamente provato che è impossibile raggiungere lo scopo della procedura utilizzando specie diverse e quando condotta nell'interesse della salute dell'uomo o delle specie animali in relazione alla profilassi, alla prevenzione, alla diagnosi o alla cura delle malattie, oltre che quando è condotta allo scopo di evitare, prevenire, diagnosticare o curare affezioni umane debilitanti o potenzialmente letali. Analoghe eccezioni sono disposte anche per gli animali selvatici, per i primati non umani e specie minacciate d'estinzione.
(Il Fatto Quotidiano)