Il Rapporto Eurispes quest’anno contiene anche un'indagine approfondita sugli animali domestici che ha coinvolto i veterinari. L’indagine è stata realizzata col contributo della Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani (Fnovi) che ha coinvolto i propri associati nella compilazione del questionario.
Anzitutto emerge un calo delle spese sostenute dai proprietari per le visite veterinarie. La maggior parte dei padroni (il 69,1%) spende per visite dal veterinario ed eventuali medicine una cifra contenuta entro i 100 euro l’anno. Circa un quinto (18,8%) spende dai 101 ai 200 euro, mentre si assottiglia la quota di quanti mettono mano al portafogli in maniera più consistente: il 6,7% spende dai 201 ai 300 euro e il 2,6% oltre 300 euro l’anno. Solo il 12,9% dei medici veternari parla di una lieve riduzione delle visite, il 52,1% risponde abbastanza, mentre per il 34,7% le visite sono calate addirittura molto.
Di contro crescono le richieste di affido. Quasi la metà dei veterinari (48,2%) conferma l'aumento negli ultimi anni di clienti che chiedono il loro aiuto per affidare ad altri i propri animali, non riuscendo a sostenere le spese per mantenerli. Per il 50,2% sono rimasti stabili, solo per l’1,6% sono diminuiti. Diminuisce anche la propensione ad adottare. Il 47,2% dei veterinari dichiara che la disponibilità dei clienti ad adottare animali, rispetto a qualche anno fa, è rimasta stabile, ma un rilevante 44,3% sostiene che è diminuita; solo per l’8,5% è invece aumentata.
L’abbandono degli animali. Più della metà dei veterinari (59,5%) afferma che il numero di animali feriti o in difficoltà in seguito ad abbandono portati nel suo ambulatorio è sostanzialmente stabile rispetto al passato. È però degno di nota il fatto che un veterinario su 4 (25,7%) abbia notato un aumento degli abbandoni rispetto a qualche anno fa; il 14,8% parla invece di una diminuzione.