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In
Friuli si sono verificati diversi casi in cui i cani dei
cacciatori segugisti, rilasciati per stanare la selvaggina, vengono
scambiati per
randagi. Per i
cacciatori scattano multe addebitando loro anche il costo dalla chiamata, della lettura del microchip, della cattura e del mantenimento del cane in canile. Sul caso si è pronunciato con una interrogazione, il consigliere regionale
Mara Piccin che inviata la Regione a fare chiarezza: "Chiedo a Regione e Provincia di mettere fine a questo equivoco". Il consigliere ricorda che i cani da seguita per essere utilizzati devono prima ricevere l'abilitazione della Provincia che ne attesta le attitudini per tale uso ed inoltre l'ubbidienza nei confroni del conduttore. Quindi chi è in regola non può essere multato ne tantomeno deve essere costretto a difendersi da accuse infondate.