La Regione Emilia Romagna pagherà agli allevatori di pecore e capre, il cane da guardia addestrato, per evitare gli attacchi dei lupi.
"Gli attacchi dei lupi sono ormai una realtà significativa", sottolinea Tiberio Rabboni, assessore regionale all'agricoltura.
Il piano della regione si articola in tre fasi principali:
- saranno organizzati incontri sui territori per far conoscere il piano e raccogliere manifestazioni di interesse, che avranno la priorità nell'accesso ai fondi;
- verranno svolti sopralluoghi negli allevamenti, per individuare gli interventi più idonei e tarare i progetti di protezione su misura dell'azienda;
- sarà fatto un bando regionale che servirà a finanziare gli interventi: recinzioni, anche elettriche; dissuasori elettronici, con luci e suoni di disturbo; cani da guardia addestrati.
Il cane scelto è stato il pastore abruzzese in quanto è la razza più efficace nel respingere il lupo. Saranno dati in coppia, gli allevatori avranno a disposizione anche i cuccioli da tenere o vendere.
Rabboni ha precisato che: "Il lupo è una specie altamente protetta quindi si deve convivere con questo animale. Ma bisogna attrezzarsi". In Europa e in altre zone d'Italia ci sono esempi di piani di protezione degli allevamenti che hanno ridotto anche del 93% gli attacchi alle greggi. Il lupo caccia principalmente animali selvatici (soprattutto ungulati), ma non disdegna le prede facili come capre o pecore, in particolare se non protetti o lasciati al pascolo allo stato brado (come nel periodo da aprile a ottobre).