La commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto ha approvato il ddl presentato da Leonardo Padrin (Fi) che vieterà la possibilità di tenere i cani legati alla catena o alla corda. Unanime consenso ad eccezione del consigliere Cristiano Corazzari (Lega), che si è astenuto. "Il codice penale - ha spiegato - punisce già il maltrattamento di animali. Inutile aggiungere una nuova norma regionale".
Padrin, invece, definisce la nuova norma (due articoli) "una legge di civiltà", destinata a superare vecchie mentalità e a creare una cultura di rispetto del benessere animale. Cani e animali di affezione non potranno più essere sottoposti a strumenti di costrizione, se non per specifiche e accertate esigenze di sicurezza o veterinarie, ma dovranno usufruire di appositi recinti di adeguate dimensioni.
In sede di approvazione definitiva in aula verranno spiegate in dettaglio le indicazioni per consentire la realizzazione di recinti da parte dei proprietari. I recinti potranno essere realizzati anche in deroga ai regolamenti urbanistici.
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