“E a noi chi ci adotta?”. Lo si leggeva alcuni giorni fa su uno striscione di protesta dei lavoratori davanti ai cancelli delle Trafilerie Brambilla, che sta per chiudere i battenti. Il riferimento infatti alla figlia del proprietario, l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, che negli scorsi giorni ha organizzato la “marcia dei beagle”, per “celebrare” il decreto che recepisce in forma restrittiva la direttiva europea 2010/63 sulla protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici.
Gli operai utilizzano l'arma del sarcasmo per accusare la Brambilla di tenere più agli animali che alla sorte dei 73 dipendenti che lavorano da anni nell'azienda di famiglia e, ovviamente, per sollecitarla ad intervenire. I lavoratori sono in lotta, e proprio come fa lei quando si tratta di diritti degli animali, scendono in piazza e annunciano una lotta serrata. Sono pronti a bloccare la statale Lecco-Bergamo se non si troverà una soluzione alla crisi che ha travolto l’azienda del padre Vittorio Brambilla.