Si è celebrata sui terreni del comprensorio aquilano la Finale della
14° edizione del prestigioso Campionato Italiano FIDASC per conduttori di cani da seguita su lepre nella finale riservata alle coppie, ai singoli e alle lady. Un’opzione con la quale la Federazione ha voluto dare il suo contributo sportivo ad un territorio che proprio 5 anni fa venne così violentemente devastato dal tragico sisma le cui ferite sono ancora in gran parte da rimarginare. Ma anche una scelta tecnica di grande significato per un gruppo davvero preparato di cinofili segugisti e per il meraviglioso (e difficile) territorio in cui operano quotidianamente con grande passione.
Sui territori di tre Comuni: L’Aquila, Lucoli e Cagnano, fra i 700 e i 1300 metri di altezza, si sono affrontati i finalisti designati dalle innumerevoli eliminatorie disputate in ogni regione italiana. Giovedì 3 e venerdì aprile si sono svolti i “quarti di finale” dei 23 concorrenti della categoria Coppie suddivisi in entrambe le giornate in 4 batterie affidate al giudizio di Pietro Zappa, Luca Baldoni, Giancarlo Fiaschetti, Franco Nardi e Giovanni Montanari che hanno messo in classifica e mandato alla semifinale di sabato 12 equipaggi. In questa fase, i concorrenti sono stati suddivisi in 3 batterie, assegnate al giudizio di Nicola Luzzi, Franco Nardi e Demos Morellini che hanno individualo come finalisti Claudio Rampini ed Enrico Gianfelice. Il primo con due coppie di segugi italiani a pelo forte, Furia-Kaos e Mara-Rino e il secondo con Bimba e Penelope (SIPR).
La finale di domenica, in batteria unica assegnata al giudizio di Don Lazzaro Volpe e Roberto Corbucci, ha visto il predominio di Rampini che, oltre al titolo di Campione Italiano con Furia- Kaos, si è messo al collo anche l’argento con Mara-Rino, lasciando il bronzo al pur bravo Gianfelice.
Per i Singoli, la semifinale di sabato si è dipanata su tre batterie assegnate a Gennaro Trapuzzano, Roberto Corbucci e Don Lazzaro Volpe che hanno mandato alla finale 5 equipaggi per il giudizio di Luzzi e Trapuzzano. Al termine della lunga sfida i giudici hanno assegnato il titolo di Campione Italiano a Marco Gamba con Isa (SIPF), mentre la piazza d’onore è andata all’inossidabile Settimo Canella con Pato (SIPF) e il bronzo al padovano Fidenzio Celegato con Duca (SIPF).
La categoria Lady, per la quale non erano previste fasi semifinali, è stata giudicata da Franco Nardi e Demos Morellini che hanno assegnato il titolo di Campionessa Italiana alla concorrente di origini abruzzesi Ilaria Santarelli con la coppia Nora e Birillo due pregevoli segugi a pelo raso fulvi.
“Queste quattro splendide giornate di gara – ha affermato il Consigliere Nunzio Merolli nel corso delle premiazioni – hanno ribadito l’elevato livello agonistico e cinofilo dei concorrenti provenienti un po’ da ogni parte d’Italia ed hanno altresì confermato la grande validità tecnica dei territori dell’Aquila. Teatri sportivi che sono diventati un autorevole banco di prova per il grande segugismo italiano e che meritano ogni attenzione in vista di probabili sviluppi internazionali di questa specialità cinofila”.
All’origine della perfetta riuscita della complessa manifestazione nazionale ci sono non soltanto l’estremo rigore organizzativo e professionale di un giudice del livello di Pio Tarquini ma anche la smisurata passione e competenza del numeroso staff che si è prestato con dedizione ad accompagnare giudici e concorrenti nelle varie zone. E’ quindi doveroso e piacevole ricordarli uno ad uno: Mirko Albani e Angelo Santarelli (zona di Roio Meruci nel Comune de L’Aquila); Tito Paolelli, Ferdinando Di Filippo e Valerio Marcocci (zona Filetto); Nicola Cipriani e Vincenzo Saotta (zona di Raponaglia nel Comune di Lucoli); Gioacchino Tarquini e Roberto Achille (zona Cascina nel Comune di Cagnano).
(Ufficio Stampa Fidasc)