Far parlare gli animali è il prossimo, inevitabile, passo del
processo di umanizzazione degli animali iniziato con l'era Disney? Anche se sembrerà assurdo, c'è chi ci sta realmente pensando. In Svezia alcuni ricercatori stanno mettendo a punto un marchingegno che cercherà di
tradurre in parole il linguaggio dei cani.
In pratica l'idea è quella di sistemare sulla testa del povero quadrupede
una sorta di cuffietta in grado di monitorare e analizzare l'attività del cervello del cane. Il che permetterà, secondo gli studiosi della Nordic Society for Invention and Discovery, di
tradurre questi tracciati in frasi di senso compiuto, attraverso un elaboratore elettronico.
Il progetto, che si chiama “no more wolf”, letteralmente “non più abbai”,
per ora esiste solo sottoforma di startup, ma potrebbe diventare una trovata commerciale dal successo enorme. Per ora chi crede nell'idea più versare 65 dollari per il progetto ed averne uno quando sarà terminata tutta la fase di progettazione. Ma solo in modalità test. Se si vuole una versione più evoluta bisogna versare 600 dollari: questa sarà in grado di
comprendere quattro pensieri di diverse razze canine. Ma attenzione, nessuno assicura che davvero questi strumenti usciranno mai dal laboratorio: per stessa ammissione degli studiosi, per ora il funzionamento dell'apparecchio è “poco più di un'ipotesi”.