Le varie onlus animaliste sopravvivono grazie alle donazioni dei privati e ai contributi pubblici, in assenza dei quali, tutte le loro funzioni si congelano. E' emblematico dunque il caso della Fiat Panda dell'associazione viterbese Mi fido di Fido, sequestrata perchè ferma da mesi per l'assicurazione scaduta. Ll'auto era stata acquistata tre mesi fa con i soldi delle donazioni, per le spese accessorie i volontari contavano su un contributo chiesto e mai ricevuto dall'amministrazione.
Riferisce la stampa locale che l'auto comunque era al suo solito posto, parcheggiata per far conoscere ai passanti il servizio offerto, ma anche per sensibilizzare l'opinione pubblica" su un problema non logistico ma piuttosto tecnico. Ossia i soldi son finiti. Ed il mezzo non può circolare. Poiché il tagliando assicurativo costa, e per arrivarci occorre un'altra colletta".
Questa più o meno è la situazione in cui versa tutta quella galassia di piccole associazioni che, imitando le grandi Ong attrezzate per raccogliere fondi ovunque, sono nate come funghi negli ultimi anni. Ma ora con la crisi galoppante non sono solo loro a chiudere i battenti: anche grandi organizzazioni come Lipu ed Enpa cominciano a vedersi tagliare appalti e collaborazioni decennali. Le amministrazioni locali stanno chiudendo i rubinetti un po' ovunque: che la festa per la gran parte di certo parassitismo animalista stia per finire?