Le europee 2014 senza ombra di dubbio segnano l'eclatante sconfitta dell'esperienza animalista di Forza Italia e di quanti hanno basato la propria candidatura sul voto degli amanti degli animali. Gli italiani, come risulta chiaro dai dati elettorali, non hanno premiato il Dudu Act che prometteva sgravi fiscali (Iva) su prodotti per gli animali e spese veterinarie, e hanno indirizzato il loro voto su questioni di più largo respiro, bocciando in toto chi intende occuparsi degli animali prima che degli uomini e dei problemi delle famiglie.
La dimostrazione più evidente sta nell'esiguo numero di voti raccolti dalle due protette dell'onorevole Brambilla, che si presentavano alle europee proprio in forza della loro attività animalista: Cristina Striglio, responsabile comunicazione della Onlus "Io amo gli animali", che arriva ad un migliaio di voti, e Daniela Lazzaroni, presidente di Leidaa (Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente), l'associazione animalista fondata proprio dall'onorevole Brambilla, a cui sono andati soltanto 532 voti, probabilmente - è lecito chiederselo - solo quelli di familiari e amici?
Loro, così come l'onorevole Zanoni, avevano sottoscritto il programma IO VOTO COL CUORE delle associazioni animaliste satelliti a quella della Brambilla. Una sottoscrizione che evidentemente non ha aiutato i candidati. Dei 32 firmatari ne sono passati solo 7: il capolista e portavoce nazionale Giovanni Toti (148.535 preferenze – circoscrizione Nord Ovest) per Forza Italia, che invece al sud con Fitto ha fatto registrare 282.993 preferenze, ovvero il doppio ; Daniele Viotti (28.241-Nord Ovest) e Goffredo Bettini (90.348 – Centro) del Pd; Dario Tamburrano (22.802 – Centro) e Laura Ferrara (53.308 - Sud) del Movimento 5 Stelle; Moni Ovadia (33.583 – Nord Ovest) e Marco Furfaro (23.796 – Centro) per la Lista L'Altra Europa per Tsipras.
La sconfitta italiana non ha impedito ai brambilliani di far festa, grazie alle rappresentanze conquistate in altri paesi: per la prima volta i partiti animalisti di Olanda (Partij voor de dieren - 4,2%) e Germania (Tierschutzpartei -1,2%) hanno conquistato uno scranno a testa a Bruxelles. Quattro gatti, comunque. O quattro (scalza) cani, se preferite. Manca - forse - qualche asino, ma a quello ci penserà la Brambilla.