Dopo le proteste degli animalisti, l'Assemblea capitolina ha approvato una mozione (30 voti a favore, un astenuto e nessuno contrario) per sospendere la delibera di Giunta con la quale si proponeva il ridimensionamento di alcuni canili e gattili e la chiusura di altri con il conseguente spostamento nelle strutture private del Lazio degli animali vaganti di Roma.
A tal proposito l'assessore all’Ambiente Estella Marino ha fatto sapere di aver già incontrato le associazioni, alle quali ha comunicato che sta cercando di mettere a norma i canili per metterli a bando, ma anche che ci sono un paio di situazioni critiche: un problema riguarda Vitinia e le proprietà dei terreni, l’altro Muratella e la capacità massima del canile. "Noi - evidenzia Marino - abbiamo chiesto alla Regione un approfondimento sul tema delle dimensioni del canile di Muratella e al nostro dipartimento del patrimonio un’analisi più approfondita sul tema dei terreni di Vitinia, ho quindi assicurato alle associazioni che, se emergono condizioni diverse per cui possiamo adeguare le strutture, non c’è nessun problema a fare integrazioni o modifiche di quella delibera".
Esulta la senatrice democratica, Monica Cirinnà, soddisfatta anche perchè "vengono così salvaguardati i posti di lavoro dei dipendenti dei canili". "Lo stop alle deportazioni e alla chiusura dei canili - dice - è una vittoria delle associazioni e dei volontari. Ora si apra un confronto serio e si abbandoni la politica del muro contro muro. Soprattutto - sottolinea - vengano salvaguardati 20 anni di politiche a favore dei diritti degli animali nel comune di Roma". Cantano vittoria anche gli animalisti, che ora si sentono incoraggiati anche “a proseguire le iniziative contro la mancata applicazione degli impegni programmatici del sindaco Marino su botticelle”.
Due settimane fa a sollevare il caso della delibera 148 era stato il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e capogruppo de La Destra, Francesco Storace, che aveva presentato un’interrogazione urgente al governatore Nicola Zingaretti al quale chiedeva chiarimenti sul provvedimento dell’Amministrazione comunale. A dirlo è proprio il quotidiano diretto da Storace, il Giornale d'Italia.