Un cacciatore di Reggio Emilia ha avuto un incontro un po' troppo ravvicinato con due lupi. Si trovava tra Salvarano e Bedogno, frazioni del comune Quattro Castella ad allenare i suoi cani da caccia in apposite zone di addestramento. “Ad un certo punto – racconta il cacciatore alla Gazzetta di Reggio – i cani, che erano ad un centinaio di metri da me, si sono avvicinati al bosco e, come sono arrivati sul limitare, sono usciti due lupi che li hanno circondati. In particolare uno dei due lupi è riuscito ad aggredire la mia cagna, l’ha azzannata alla spalla e non voleva saperne di lasciarla andare”.
La cagna era immobilizzata dalla presa del lupo, e l'uomo ha così deciso di correre verso di lei, urlando. Ha continuato a correre verso i lupi e a gridare, “fino a quando – racconta – giunto ad una quarantina di metri dagli animali, il lupo si è finalmente deciso a lasciare la presa e ad allontanarsi insieme all’altro”. “Nella stessa zona – racconta il cacciatore - l’anno scorso mi erano stati uccisi altri due cani, e sono convinto che fossero stati i lupi, ma i cacciatori locali mi dicevano che in quella zona non se ne vedevano mai. Ora io li ho visti con i miei occhi. E comunque non si tratta di una situazione così straordinaria: verso il crinale, scontri tra lupi e cani da caccia purtroppo sono ormai all’ordine del giorno durante la stagione venatoria”.
Umberto Gianferrari, dell’associazione venatoria Caccia Pesca Ambiente, commenta: "Questo episodio conferma un mio convincimento: mantenere la specie, oggi superprotetta, in densità accettabili porterebbe vantaggi al lupo prima che a chiunque altro. Se quello che è avvenuto fosse successo a caccia aperta, ad un cacciatore con in mano il fucile, credo che l’epilogo sarebbe potuto essere ben diverso. Nel frattempo ci sono importanti stanziamenti, anche dalla Regione, per proteggere gli agricoltori dagli episodi di predazione da lupo: cani da guardiana, recinti fissi e mobili elettrificati ed altro. Va bene per gli allevatori, ma non si risolve il problema per tutti coloro, tartufai, fungaioli, cacciatori ed escursionisti in genere, che si trovano a “pascolare” al di fuori delle recinzioni". |