L'incubo ebola, come sappiamo, si è palesato in questi giorni anche in Spagna, dove alcune persone sono state ricoverate per il sospetto contagio, dopo la morte del missionario Manuel Garcia Viejo. Visto l'altissimo rischio di contagio, in questi giorni le autorità hanno deciso di abbattere anche il cane di una delle infermiere, Maria Teresa Ramos, ricoverata in isolamento insieme al marito, dopo aver assistito il missionario. L'animale non mostrava alcun sintomo, ma uno studio internazionale dimostra come cani possono ammalarsi di Ebola senza mostrarne i sintomi, anche se non è ancora stata provata la trasmissibilità da loro agli esseri umani.
La cosa non è stata gradita dagli animalisti, che in 50 si sono barricati di fronte casa dell'infermiera cercando di impedire agli operatori sanitari di entrare per prelevare il cane. La protesta è poi degenerata con tanto di scontri tra animalisti e poliziotti. Decine le persone arrestate - riferisce un articolo del Fatto Quotidiano - dopo aver tentato di bloccare l’ambulanza. A guidare la protesta c'era il Partito animalista spagnolo, che ha raccolto 300 mila firme in poche ore con una petizione sul web. I coniugi, attualmente in quarantena a Madrid, avevano fatto sapere di non autorizzare l'autanasia del cane, ma non c'è stato nulla da fare. Evitare i contagi per precauzione, è stata l'unica scelta possibile.