Davide Valentini, blogger autore dell'articolo Le 10 cose che vorresti (non) sapere sulla Lav, torna a fare le pulci all'associazione animalista. L'occasione è l'uscita del nuovo bilancio. “Le disponibilità liquide di LAV – scrive Valentini - sono passate, in un anno, da 2 milioni di Euro a circa 4.300.000 Euro con un aumento annuo di quasi 2.500.000 Euro. La LAV, inoltre, ha aumentato di quasi 1 milioni di Euro le immobilizzazioni, in particolare quelle materiali con 800.000 Euro spesi per l’acquisto di nuovi fabbricati”. “A cosa servono questi fabbricati? - chiede Valentini - Ad ospitare animali? Ecco, la risposta è no. Lo stesso Felicetti, infatti, tramite la propria bacheca Facebook, ha spiegato che il compito di LAV non è quello di ospitare animali nelle proprie strutture”. Chi volesse leggere per intero la nuova analisi di Valentini, la trova qui.
Intanto diamo una scorsa, sul sito dell'associazione, ai programmi di spesa per l'anno in corso. Ecco come l'associazione suddividerà le spese per le proprie campagne a protezione degli animali: 160 mila euro per la gestione degli animali confiscati, 42 mila su zoomafia e combattimenti, 32 mila per le guardie Lav, 80 mila su cani e gatti, 60 mila per le campagne educative, 85 mila su vivisezione, 50 mila su caccia, 90 mila su vegetarianismo, 70 mila su allevamenti, 30 mila su equidi, 60 mila per i rapporti istituzionali, 30 mila per i rapporti internazionali, 65 mila per circhi e zoo, 70 mila per il proprio ufficio legale, 100 mila contro le pellicce, 6 mila per gli animali acquatici e infine 180 mila per le giornate nazionali.
Da notare che la stragrande maggioranza dei fondi introiettati vengono spesi dalla Lav proprio in campagne di sensibilizzazione 58,28%, cui si aggiungono il 12,27% per la raccolta fondi, il 5,21% di spese per le sedi locali, il 3,68% per stampare le proprie riviste. Il resto va in contributi per coalizioni internazionali e per la gestione del sito web. Nel 2014 in previsione entreranno 100 mila euro per nuove iscrizioni, 280 mila per i rinnovi, un milione 280 mila per contributi degli aderenti alle campagne.
Di contro la Lav prevede di incassare il 39% dei sui introiti dalle adesioni alle diverse campagne (pari a 1 milione 280 mila euro), il 34% dal cinque per mille (ovvero un milione e 100 mila euro), il 15% da lasciti (500 mila) e il 9% dai rinnovi delle iscrizioni (280 mila).
Riguardo alla caccia, uno degli obiettivi della LAV è la “diffusione e soprattutto l’implementazione, anche sperimentale, delle modalità incruente di gestione delle popolazioni alloctone di fauna selvatica”. “Anche nel 2014 – si legge sul sito della LAV - proseguirà l’attività del settore quale componente del “Tavolo nazionale caccia”, al quale siedono le maggiori associazioni animaliste ed ambientaliste del panorama nazionale. Il tavolo ha per obiettivo l’ideazione, lo sviluppo e la realizzazione di iniziative normative di carattere nazionale, tese alla limitazione ed alla riduzione dell’attività venatoria”. “Infine anche nel 2014 proseguirà l’attività di contrasto dei provvedimenti amministrativi provinciali e regionali, mediante il ricorso ai TAR. L’attività - dice la LAV - dovrà però essere modulata con precisione a causa del mutato orientamento nei confronti delle nostre istanze da parte di alcuni TAR”. |