Si è tenuta come di consuetudine a metà gennaio la finale di Coppa Italia 2014 su cinghiale organizzata da Federcaccia. Una prova di lavoro impegnativa, a conclusione di una serie di gare sul campo che si svolgono durante il corso di un anno tra qualificazioni, eliminatorie provinciali, interregionali. La finale si svolge come una battuta di caccia a 12 poste con 5 battitori e 2 canai. La prova dura un'ora , ed i cani devono svolgere le 4 fasi obbligatorie.
Quest'anno il collare d'oro è andato a Riccardo Posati con la muta di ariegeois, 2° Alessio De Michelis con briquet griffon vendeen (sei cani qualificati), 3° Enrico Trombi con i petit gascon, con 5 cani qualificati.
Nota di merito alla squadra capitanata da Paola Tarantola (canaio), che, anche se non è andata a podio, ha sicuramente primeggiato per le quote rosa. La formazione infatti comprendeva quasi tutte poste femminili (a parte una, per una sostituzione all'ultimo momento), provenienti da diversi luoghi d'Italia: Ambra Bordoni, Catia Bartolini, Lara Leporatti, Laura Scagnelli, Stefania Rolfo, Laura Di Loreto, Samanta Papi, Valentina Dutto, Milva Spaggiari, Elena Cerulli, Deborah Sacco. Molte di loro si sono conosciute a caccia e sono diventate amiche. La prima delle iniziative, gare a parte, è stata il raduno organizzato a settembre 2014 a Palazzuolo sul Senio (FI), che si ripeterà a giugno 2015.
“E' bello poter parlare di caccia e non solo con altre donne che hanno la stessa passione – commenta Catia Bartolini -. E' stata una bella esperienza di condivisione anche con le squadre avversarie con scambio di esperienze e degustazioni gastronomiche".