C'è anche il ibero accesso nei luoghi pubblici, negli esercizi commerciali e nelle strutture ospedaliere nel progetto di legge regionale della Lombardia presentato dalla consigliera Lara Magoni (Lista Maroni), che intende introdurre nuove norme per tutelare gli animali d’affezione e per contrastare il randagismo.
Altri articoli impongono il divieto fare accattonaggio attraverso l’esibizione di animali (con sequestro e confisca dell'animale), il divieto di tenere i cani legati alla catena e l'obbligo del microchip per l’identificazione.
Se approvata la legge consentirà in particolare l'accesso degli animali domestici accompagnati dal proprietario in tutti i luoghi pubblici; esercizi pubblici e commerciali; manifestazioni fieristiche, locali e uffici aperti al pubblico; mezzi di trasporto pubblico operanti nel territorio regionale; nelle strutture residenziali, semi-residenziali, ospedaliere, pubbliche e private regionali accreditate anche dal ssr, "nel rispetto delle disposizioni e dei criteri individuati e disciplinati dalle direzioni sanitarie". Viene prevista, comunque, la possibilità da parte degli esercenti di adottare, sulla base di concrete e specifiche esigenze di tutela igienico-sanitaria, misure limitative all’accesso, previa esposizione dell’ordinanza del sindaco.
I proprietari saranno obbligati all’uso del guinzaglio e al possesso della museruola e devono disporre di strumenti per raccogliere le deiezioni. Infine viene previsto l’innalzamento di una serie di sanzioni per l’abbandono o il maltrattamento, per chi non iscrive il cane all’anagrafe canina entro 15 gg dall’inizio del possesso (o 30 giorni dalla nascita).
Commentando la nuova legge, il governatore Roberto Maroni ha sottolineato che il progetto di legge intende "facilitare e tutelare il rapporto di affezione con i nostri animali domestici, ormai diventati parte integrante della nostra vita e della nostra famiglia".