Riceviamo e pubblichiamo:
Ancora sugli scudi la macchina organizzativa della cinofilia venatoria di Federcaccia Lazio, con la prova nazionale amatoriale su beccacce che, lo scorso 15 febbraio, ha regalato tante emozioni di assoluta qualità nella splendida zona demaniale di “Sala”, nel comune di Rieti.
Ben 37 i soggetti presentati, dei quali addirittura 26 setter inglesi, a testimonianza dell’assoluto dominio di questa razza nei gusti e preferenze degli appassionati italiani. Gli ausiliari hanno dato vita ad una prova di assoluto livello su uno dei selvatici più difficili che la caccia in Italia conosca, per di più in un periodo in cui le Regine sono assolutamente padrone del territorio, reduci come sono dalla stagione di caccia appena conclusa e, di conseguenza, avvezze a tutti i trucchi del mestiere. La zona demaniale “Sala” ha accolto le quattro batterie – due inglesi, una continentali e una spaniel – omaggiandole di incontri mai banali ed in buon numero. Ben undici le beccacce messe in ala dai concorrenti, tre delle quali nella sola batteria degli spaniel, a testimonianza di quanto questi ausiliari siano operativi anche sulla Regina. Come ha avuto modo di sottolineare il delegato Fidc Antonella Pasquali, “i terreni che hanno ospitato la prova sono stati più che idonei, con boschi, radure, collinette”, con numerosi “animali al pascolo, fattore importante per la presenza della beccaccia. La selvaggina in abbondanza ha offerto varie opportunità di incontro ai concorrenti”.
I giudici federali Ezio Bordoni, Pietro Miluzzi e Alberto Dandolo, coadiuvati dagli assistenti giudici Giovanni Picotti e Aurelio Carosella, hanno avuto il loro bel daffare nel seguire i turni, alcuni dei quali spinti al limite dell’audacia, lungo la sottile linea che divide lo “spirito beccacciaio” di un cane da ferma dalla sua follia.
Al termine delle batterie l’unico Primo Eccellente è stato il setter inglese Deco di Cervelli, seguito dal Secondo Molto di Athena di Olivo e dal Terzo Molto Buono di Cleo di Milana. Nella seconda batteria inglesi Primo Molto Buono per Zeta di Alessandro Franceschini, unica ad entrare in classifica nel proprio lotto. Nessun cane in classifica per i continentali, mentre tra gli spaniel i due springer Semola di Menconi e Zico di Proietti hanno chiuso con Primo e Secondo Molto Buono.
Giochi conclusi? Neanche per sogno, perché una prova per cani da caccia non può concludersi senza il barrage ed i riporti a freddo, a prescindere dalle qualifiche ottenute. Ed ecco quindi che, al termine del barrage e forte di un riporto in mano perfetto, la setter inglese Zeta, allevata dallo spoletino Roberto Onori e condotta dal suo proprietario Alessandro Franceschini, ha fatto propria la prova davanti ad Athena e Cleo. Per la bianco-fegato ed il suo appassionato conduttore, insieme a tutti gli altri cani entrati in classifica, si aprono ora le porte della finale del Campionato Italiano Assoluti Fidc.
“Ringrazio l’amministrazione provinciale di Rieti – le parole di un più che soddisfatto presidente regionale di Federcaccia Lazio Aldo Pompetti – per averci concesso le autorizzazioni necessarie allo svolgimento della prova all’interno di una zona preclusa all’attività venatoria. Voglio poi complimentarmi con la sezione provinciale di Federcaccia Rieti per l’ottimo livello organizzativo, tutti i giudici e i concorrenti. Un ‘grazie’ particolare voglio infine rivolgerlo alla Segreteria, vale a dire a Fiorenzo Panfilo, Felice Santacroce e tutti i loro collaboratori. E’ un orgoglio, per la Federcaccia Lazio, poter ospitare prove di simile prestigio in una delle zone più valide che si conoscano”.
Roma, 21 febbraio 2015
Ufficio Stampa Federcaccia Lazio