“L’attuale crisi istituzionale che coinvolge le Province in relazione alla definizione delle funzioni in materia di caccia, non ha permesso di avere le autorizzazioni necessarie per iniziare il monitoraggio con i cani da ferma alla fine dell'annata venatoria corrente (2014-15) in tutte le Regioni / Province”. Così una lettera di Beccacciai d'Italia (Segreteria organizzativa monitoraggio Toscana) rivolta ai tutti cacciatori abilitati al monitoraggio. “La situazione politico-organizzativa nella maggioranza delle Province toscane, in sostanza, - spiega la nota - ci ha fatto decidere di aspettare una partenza comune e forte dell'iniziativa, in linea con il protocollo di monitoraggio nazionale che abbiamo proposto ad Ispra”.
L'obbiettivo è ambizioso: “permettere il monitoraggio in contemporanea (negli stessi giorni) della specie in gran parte delle regioni italiane, con i monitoratori che in numero crescente si stanno formando. Sarebbe la prima volta in Italia che una specie faunistica viene monitorata su tale scala e con un così elevato numero di volontari. Contiamo perciò di partire con il monitoraggio dal prossimo dicembre, sino a marzo 2016 e sono in corso interessanti proposte che coinvolgono anche le aree protette.
Attualmente, dice Beccacciai d'Italia, "stiamo individuando e sperimentando in Provincia di Lucca alcune uscite per verificare l’idonietà delle zone scelte". Nel frattempo, abbiamo comunque ottenuto un importante successo, dato che ENCI nazionale, rispondendo alla Provincia di Pisa, ha riconosciuto la prova di correttezza per cane monitoratore (CAMO) su beccaccia.
Tale prova, che si terrà nei giorni 14-15-29 marzo e 11– 18 aprile a Lajatico, sarà giudicata perciò da giudici ENCI e sarà segnata sul libretto del cane. E' evidente che la qualifica suddetta permetterà di superare eventuali problemi che sicuramente saranno sollevati dai detrattori dell'iniziativa di monitoraggio (alla quale potranno partecipare, come detto ai corsi solo cacciatori abilitati, con cane abilitato).